Laureato in Scienze Geologiche presso l’Università degli Studi di Bologna.
Ha conseguito l’abilitazione all’insegnamento di Scienze Naturali, Chimica
e Geografia nella scuola secondaria di secondo grado e l’abilitazione
all’insegnamento di Scienze matematiche nella scuola secondaria di primo
grado.
Ha svolto le seguenti esperienze lavorative e di ricerca:
- stage sulla nave oceanografica “Bannock” del CNR di Bologna nel giugno
1983,
- stage di formazione a Parigi nel campo della ricerca petrolifera per
Geoservices Overseas LTD(settembre
1984),
- Geologo per la Geoservices Overseas LTD (1984 - 1985)
- Docente di Scienze Naturali nella scuola secondaria di secondo grado dal
1987.
- Attualmente insegna
presso il Liceo Classico “V. Emanuele II” di Jesi
COLLABORATORI
Attilio Coltorti (Professore di Storia dell'Arte) ha collaborato alla
realizzazione del pieghevole che pubblicizza il Museo.
Concetta Rosati, Lauretana Rossetti, Giuseppina Sbarbati hanno collaborato
alla catalogazione degli strumenti e alla redazione delle schede tecniche.
Valerio Lancioni ha collaborato per la realizzazione delle foto e del
video.
LO SCOPO
LA SALA
MUSEO
L'idea di
allestire una Sala Museo, che non fosse soltanto un'aula didattica per gli
studenti del Liceo classico di Jesi, ma uno spazio aperto a tutta la
cittadinanza, è nata dalla consapevolezza del valore e dell'importanza,
quale bene culturale, di gran parte del materiale didattico, di interesse
storico-scientifico, presente nei laboratori del Liceo.
Con l'allestimento di una Sala Museo e la creazione di un Museo Virtuale, si
è voluto recuperare, valorizzare e riutilizzare il patrimonio di strumenti e
materiali didattici presenti nei gabinetti scientifici della scuola
risalente in gran parte ai primi decenni del Novecento e per alcuni oggetti
addirittura alla fine dell'Ottocento.
Per queste ragioni, il primo passo di tale lavoro è stato quello di
restaurare e recuperare, in primo luogo gli strumenti dell'antico gabinetto
di fisica e successivamente l'intera collezione ornitologica, nonché alcuni
preparati in scheletro di Rettili, Uccelli e Mammiferi.
Passo successivo del progetto è stato quello di documentare, con una
catalogazione e un rilevamento fotografico, tutto il materiale didattico
recuperato o già in buono stato di conservazione, corredando ogni foto in
una scheda tecnica - esplicativa, in formato digitale, da inserire nel sito
web del museo Virtuale. La realizzazione di una Sala Museo, dove hanno
potuto trovare spazio queste "preziose" collezioni, insieme alla diffusione
on-line, ha consentito inoltre di tracciare un "ponte" fra passato (antico
patrimonio didattico) e presente (tecnologico informatico).
Fondamentalmente per la realizzazione del progetto è stato anche il recupero
di antichi armadi e tavoli, in modo da trasformarli in adeguate strutture
espositive munite di particolari luci o led , di specchi e mensole in vetro
temprato, che hanno senz'altro ancor più valorizzato l'esposizione degli
oggetti.
LE ANTICHE COLLEZIONI SCIENTIFICHE
La formazione del Gabinetto di storia Naturale si deve al prof. Domenico
Matteucci, nominato docente della cattedra di Storia naturale nell'ottobre
1887. Egli riuscì a dotare il Gabinetto di interessanti collezioni di
botanica, zoologia, mineralogia, litologia, paleontologia, oltre ad alcune
collezioni speciali di piante alpine, di piante spontanee e coltivate,
raccolte nel territorio di Jesi.
Attualmente fanno parte dell'antico gabinetto di fisica oltre un centinaio
di strumenti risalenti agli anni tra la fine del XIX secolo e i primi
decenni del '900. Una collezione che ha valore non solo per la rarità, la
bellezza e l'originalità dei pezzi in essa contenuti, ma anche per il fatto
che rispecchia fedelmente la "Fisica" come essa era presentata nelle scuole
di questo livello nella metà dell'800.
Altro elemento di attenzione è la realizzazione artigianale di alcuni
strumenti, per motivi sicuramente di risparmio, ad opera di Umberto
Frezzotti, che per lunghi anni è stato il tecnico e l'attento curatore del
vecchio Gabinetto Scientifico del Liceo. La raccolta naturalistica è
composta da un centinaio di oggetti, per la maggior parte risalenti
anch'essi alla fine dell'Ottocento e ai primi decenni del Novecento: Tra
questi una rara collezione di uccelli montati in pelle, complessivamente in
discreto stato di conservazione..
Vi sono poi alcuni modelli naturalistici in cartapesta e gesso, ed in
cartoncino smaltato, che riproducono fedelmente nelle dimensioni, nella
morfologia e nella colorazione, funghi, fiori, apparati radicali, ecc.
Compongono la raccolta anche alcuni preparati in scheletro di Rettili,
Uccelli e Mammiferi ai quali si aggiunge una serie di preparati in alcool
conservati in vasi di vetro, per lo più in discreto stato di conservazione.
Fanno parte, infine, della raccolta di materiale didattico conservata nel
Laboratorio di scienze anche alcune collezioni di mineralogia e
paleontologia, che hanno avuto probabilmente origine alla fine
dell'Ottocento, costituite da un gran numero di minerali e fossili e che da
allora sono andate arricchendosi grazie all'opera di alcuni insegnanti.
ANTICO GABINETTO DI FISICA Ottica,
Acustica, Elettricità e Magnetismo Elettrochimico, Termologia e
Termodinamica,
Meccanica dei solidi, Meccanica dei fluidi, Meteorologia,
Fisica atomica
COLLEZIONE
ORNITOLOGICA Numerosi esemplari tra uccelli e mammiferi
montati in pelle risalenti agli anni tra la fine dell'Ottocento e i primi
decenni del Novecento
PREPARATI IN SCHELETRO La Sala Museo ospita alcuni preparati in
scheletro di rettili, uccelli e mammiferi
"Sabbie, spiagge e deserti" Attilio Coltorti e Enrico Baldoni
(collezione Dino Mariotti)
Il desiderio
dell'ignoto - E. Baldoni
Mostra documentaria sull'esplorazione in collaborazione con l' Exploration
Museum di Husavik (Islanda) Cura del Prof. A Coltorti e Prof A. Baldoni
e di Giuditta Gubbi e Francesco Perini curatori del museo di Husavik
Video realizzato da Enrico Baldoni